Ho scritto un libretto sul Giappone, l’Italia e altre cose che si chiama “Il paese più stupido del mondo” (Il Mulino, 14 euro). Il paese più stupido del mondo non è il Giappone, naturalmente. Comincia così:
Nell’inverno del 2008 mi hanno invitato ad andare per due mesi a Tokyo, aprile-maggio 2009, per fare due corsi all’università, la prestigiosa The University of Tokyo. ...Leggi tutto "Il paese più stupido del mondo"
Anno: 2007
L’assedio del presente
La rivoluzione culturale in corso è quella che, nello spazio di un paio di generazioni, ha fatto dei media il principale veicolo dell’istruzione, al posto della famiglia e della scuola; che ha portato la cultura pop a occupare buona parte dello spazio che apparteneva alla cultura d’élite; e che ha costretto la scuola e l’università ad aggiornare i loro programmi secondo questa ...Leggi tutto "L’assedio del presente"
La poesia italiana nell’età di Dante. La linea Bonagiunta-Guinizzelli
Versi a un destinatario. Saggio sulla poesia italiana del Medioevo
La poesia è per noi introspezione, ricordo, analisi dei sentimenti individuali: in una parola, lirica. Ma questo monopolio della soggettività è un fenomeno moderno. Nel sistema dei generi medievali, la poesia ebbe un ruolo diverso: essa infatti servì spesso a comunicare nozioni e idee sulla realtà oggettiva che oggi giudicheremmo comunicabili soltanto attraverso la prosa. Questo impegno nella ...Leggi tutto "Versi a un destinatario. Saggio sulla poesia italiana del Medioevo"
Due saggi sulla tenzone
Questi due saggi vertono su un genere poetico che non si definisce sulla base di costanti metriche o formali o tematiche bensì sulla base di una funzione. L’unica caratteristica che possa dirsi comune a tutti i testi di tenzone è infatti questa: essi sono concepiti come messaggi privati indirizzati a un lettore ‘primario’ (il partner nella tenzone, cui compete la risposta) e destinati solo ...Leggi tutto "Due saggi sulla tenzone"
Codici. Saggi sulla poesia del Medioevo
Il linguaggio della poesia medievale non è un linguaggio autonomo: un linguaggio, cioè, che possa essere separato con nettezza da quello usato negli altri generi del discorso letterario e non letterario. E’ possibile che questa sia la condizione della “pura” lirica moderna, ma non di quella dei poeti medievali. Per capire quest’ultima occorre, al contrario, fare luce sui ...Leggi tutto "Codici. Saggi sulla poesia del Medioevo"